Il report dell’OCSE sulla sicurezza dei prodotti online

L’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), in inglese Organisation for Economic Co-operation and Development (OECD), ha reso pubblico il report sulla sicurezza dei prodotti online dal titolo “OECD Digital Economy Papers: Online Product Safety, Trends and Challenges”.

Il report prende in esame i problemi riscontrati dai consumatori durante l’acquisto di beni materiali via e-commerce e fornisce una panoramica delle iniziative portate avanti per proteggere i consumatori da tre categorie di prodotti non sicuri, ma disponibili per la vendita online in diverse giurisdizioni. Tali prodotti comprendono quelli:

1) che sono stati vietati o ritirati;

2) con inadeguati avvisi relativi all’etichettatura ed alla sicurezza;

3) che non soddisfano gli standard di sicurezza volontari ed obbligatori.

Tra le iniziative che, nel corso degli ultimi due decenni, sono state attuate dalle autorità e dalle imprese per proteggere i consumatori dai prodotti online non sicuri, si sottolineano:

1) Le azioni di sorveglianza e di controllo sul mercato;

2) Le azioni individuali e congiunte intraprese dalle imprese;

3) Le iniziative commerciali e di sensibilizzazione dei consumatori.

Il report include anche i risultati di un’indagine dell’OCSE sulla sicurezza online dei prodotti  (“the OECD sweep”), effettuata dall’Australian Competition and Consumer Commission (ACCC) dal 27-30 aprile 2015 per conto del Working Party on Consumer Product Safety (WP). L’iniziativa ha visto la partecipazione di 25 giurisdizioni ed ha riguardato l’ispezione di 1709 prodotti che rientrano in una delle suddette categorie.

Per maggiori informazioni è possibile consultare il documento allegato “Special Briefing No. 05” che riporta una sintesi delle principali tematiche ed il link per scaricare la versione integrale del report OCSE.

pdf[1]Special-briefing-no-05-oecd-digital-economy-papers-online-product-safety-trends-and-challenges